Salvia divinorum: effetti allucinogeni della Salvinorina A
La Salvia divinorum è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Labiatae, originaria di alcune aree situate tra i 750 ed i 1500 metri d’altitudine della Sierra Mazateca di Oaxaca, Mexico.
La pianta, di circa un metro d’altezza, presenta come caratteristiche componenti tassonomiche ampie foglie verdi, steli squadrati e cavi e fiori bianchi con calici color porpora.
Benché l’uso di funghi e di semi quali quelli della Rivea corymbosa, meglio nota come Morning glory, fosse documentato sin dal XVI secolo dai conquistadores spagnoli, testimonianze riguardanti la Salvia divinorum sono relativamente recenti.
La ricostruzione del suo utilizzo attraverso i secoli ha presentato alcune difficoltà a causa dei diversi nomi attribuiti alla medesima pianta.
L’azione della Salvinorina A è stata valutata su 42 biorecettori noti. Mediante l’utilizzo di marcatori radioattivi è stata evidenziata una forte interazione con i recettori K degli oppioidi. Tale interazione viene definita anomala in quanto, la maggior parte delle sostanze ad azione allucinogena agiscono a livello del sistema serotoninergico ed in particolare sul recettore 5HT-2a. Per queste caratteristiche, la Salvinorina A, presenta interessanti differenze rispetto a qualsiasi altra sostanza psicoattiva.
Il dosaggio soglia, necessario per percepire effetti allucinogeni, è stabilito nell’ordine dei 200 mcg. Tale attività classifica la Salvinorina A quale sostanza psicoattiva naturale più potente oggi conosciuta, Psilocina e Psilocibina sono approssimativamente 50 volte meno attive, mentre l’LSD, che peraltro è di origine semisintetica, è tra 2 e 4 volte più attiva.
L’effetto principale solitamente descritto dopo l’assunzione di Salvinorina A è riconducibile ad una separazione totale tra corpo e coscienza. L’effetto dura meno di 10 minuti ma in alcuni casi può permanere per 30-60 minuti.
All’inizio degli anni ottanta nuove ricerche di Ortega A e Valdés L portarono all’isolamento di alcuni diterpeni trans-clerodani nella specie brasiliana della pianta e venne isolato un nuovo diterpene denominato Salvinorina A insieme al suo derivato deacetilato inattivo la Salvinorina B. ( Xagena_2009 )
Fonte: Bollettino per le Farmacodipendenze e l’Alcolismo
Link: MedicinaNews.it
Psyche2009